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Anno 2024 - 730° edizione

La Perdonanza Celestiniana, inserita dal 2019 nella lista del patrimonio immateriale UNESCO, è la principale manifestazione culturale e religiosa della città dell’Aquila.
La sua unicità risiede nel rappresentare un giubileo annuale, cadente dal 23 al 29 agosto.
Prende il nome dalla Bolla del Perdono, con la quale Celestino V volle donare l’indulgenza plenaria a quanti avessero attraversato la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, tra i vespri del 28 e quelli del 29 agosto, anticipando di sei anni il giubileo di Bonifacio VIII (1300).
La manifestazione, che prevede un ricco programma di eventi culturali, prende il via il 23 agosto, con l’arrivo del Fuoco del Morrone, dopo un percorso che parte dall’Eremo di sant’Onofrio attraversando la valle subequana, e l’accensione del tripode. Il momento centrale delle celebrazioni è rappresentato dal Corteo del 28 agosto, con il quale la preziosa pergamena viene scortata dalla residenza Municipale alla basilica di Collemaggio.
Le figure principali del Corteo sono rappresentate dalla Dama della Bolla, che reca il prezioso documento, dal Giovin Signore, cui è invece affidato il ramo di ulivo con il quale il cardinale incaricato dalla Santa Sede batterà i tre colpi sulla Porta Santa durante il rito di apertura e, infine, la Dama della Croce che reca il gioiello con il quale annualmente la municipalità omaggia il cardinale delegato.
La lettura del testo da parte del sindaco, in rappresentanza della Municipalità cui fu donata da Celestino, prelude alla solenne cerimonia di apertura della Porta Santa, officiata da un cardinale designato dal Pontefice.
La Bolla resterà esposta alla devozione dei fedeli fino all’indomani, quando, dopo il rito di chiusura, il Corteo ne accompagna il rientro nella Residenza Municipale.
L’edizione 2022 della manifestazione ha visto la storica presenza di Papa Francesco, primo pontefice della storia a presiedere la solenne cerimonia di apertura della Porta Santa. Per concessione di papa Bergoglio, il giubileo celestiniano è stato eccezionalmente esteso fino a tutto il 2024, in un ideale e significativo raccordo con il Giubileo universale del 2025.