Film Commission, Biondi: sede all'Aquila già decisa, Pd ambivalente contesta anche Pescara sugli stessi temi
“Una candidatura della più grande città d’Abruzzo - peraltro per una sede distaccata - non può certo essere condannata o considerata non legittima e non può essere confusa con una scelta compiuta e di visione sulla quale, al contrario, sono state chiare le parole del presidente della Regione, Marco Marsilio, che in occasione dell’evento del luglio scorso, ha indicato già pubblicamente il capoluogo come sede della Fondazione Abruzzo Film Commission”.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, per il quale “quella del consigliere Pietrucci sembra una trovata elettorale ferragostana di chi, marginalizzato sulla scena regionale della sua parte politica, è alla disperata ricerca di un ruolo nel centrosinistra che si riunisce costantemente a Pescara, e di consenso in vista delle vicine elezioni”.
“Una sortita, peraltro, che denota il solito atteggiamento ambivalente del Partito democratico che a Pescara reclama, anche in sede di commissione consigliare, contro il sindaco Masci perché non ha ottenuto la sede della Film Commission, e all’Aquila si scatena per la stessa cosa contro l’amministrazione”, rileva il sindaco, “come fa ciclicamente su qualsiasi questione. Un approccio che fa capire quanto siano strumentali e fini a loro stesse le battaglie che il Pd declina a seconda di dove si trovi a discuterne”.
“In questi anni di amministrazione comunale e governo regionale di centrodestra”, ricorda Biondi, “L’Aquila è diventata centrale nelle scelte dell’Abruzzo, destinataria di ingenti finanziamenti ed è stata capace di ottenere o mantenere in città sedi di importanti enti e istituzioni, dalla sede distaccata del museo MAXXI a quella del Nucleo di tutela del patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri, dalla Scuola nazionale della pubblica amministrazione alla sede del Servizio civile universale fino alla Scuola di formazione dei vigili del fuoco, senza dimenticare l’innalzamento della Questura alla cosiddetta ‘fascia alta’ o il mantenimento della sede della Soprintendenza che, proprio chi ci ha preceduto, aveva deciso di trasferire a Chieti. Chiedo, infine, a Pietrucci quanto poco siano ‘solidi e radicati’ per il nostro territorio, il riconoscimento della Perdonanza quale patrimonio immateriale culturale dell’umanità Unesco, ottenuto nel 2019, o la visita del Papa lo scorso anno per l’apertura della Porta Santa, piuttosto che, ancora, la presentazione recente del programma nella sede del ministero della Cultura. Forse ha nostalgia delle sagre da strapaese a cui ci aveva abituato il centrosinistra”?
“Proseguendo in questa ‘contabilità’, poco appassionante soprattutto per i non addetti ai lavori, ma necessaria davanti a certe puerili argomentazioni, è opportuno ricordare al consigliere Pietrucci come siano guidati da amministratori della nostra provincia svariati enti strumentali della Regione, che poi sono quelli grazie ai quali - molto spesso - si compiono le vere scelte che incidono sulla vita dei cittadini, da Abruzzo Progetti all’Arta, dalla Tua all’Agenzia sanitaria regionale sino all’Arap”.