Cave: presentato emendamento sulle attività estrattive
È stato illustrato ieri, al palazzetto dei Nobili, all’Aquila, il nuovo regolamento sulle attività estrattive nel territorio aquilano, approvato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta, che definisce gli indirizzi e le procedure da seguire per la gestione delle cave al fine di un utilizzo sostenibile del territorio, in grado di salvaguardare le risorse ambientali, i valori territoriali e le attività significative per lo sviluppo e l’occupazione della comunità locale.
L’incontro, al quale hanno partecipato le amministrazioni separate dei beni di uso civico (ASBC), i portatori di interesse e le associazioni di categoria, è stato anche l’occasione per fare il punto sui procedimenti autorizzativi che regolano l’attività estrattiva con gli interventi dei responsabili degli uffici della Regione Abruzzo Erika Galeotti, per il Servizio Valutazioni Ambientali, e Giovanni Cantone, per il Servizio Risorse Estrattive.
“Per la prima volta il Comune di L’Aquila - dichiara l’assessore Taranta - si sta dotando di un regolamento che disciplina le cave all’interno del suo territorio, cercando di far chiarezza e ordine tra varie norme e competenze che nel corso degli anni hanno regolamentato questo tipo di attività. L’intento dell’amministrazione comunale è di fornire uno strumento chiaro, completo e snello per garantire gli interessi degli operatori del settore, del territorio e di chi lo vive”.
“Dopo la preliminare approvazione in giunta, abbiamo voluto sottoporre questo documento a tutti i soggetti a vario titolo interessati con l’intento di raccogliere osservazioni, proposte e indicazioni, utili a portare alla definitiva approvazione del Consiglio comunale un documento che sia più completo e condiviso possibile. Ora il settore Transizione Ecologica e Protezione Civile, attraverso l’Ufficio Attività Estrattive, istruirà le osservazioni ricevute o che perverranno per giungere alla versione definitiva del regolamento, affinché sia il più possibile condiviso e partecipato” conclude Taranta.