Ricostruzione: sindaco e titolari Usra e Usrc illustrano i contenuti del decreto adeguamenti costi ricostruzione privata post sisma 2009
Illustrati i contenuti del decreto con cui vengono adeguati i costi della ricostruzione privata post sisma 2009 agli attuali standard del mercato edilizio, gravato del rincaro delle materie prime e dei costi per l’energia: il provvedimento, che sarà firmato dai titolari degli Uffici speciali dell’Aquila e del cratere, esplicherà effetti anche per le lavorazioni eseguite alla data del primo luglio 2021, per le quali sarà riconosciuto un incremento fino al 20% rispetto al contributo concesso per la riparazione e la ricostruzione degli immobili danneggiati dal terremoto del 6 aprile di tredici anni fa.
È quanto emerso nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni cui hanno partecipato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il titolare Usra, Salvo Provenzano e, in video collegamento, il titolare Usrc, Raffaello Fico.
“Questo importantissimo decreto vale, complessivamente, circa 850 milioni di euro che consentiranno alle ditte e le imprese di proseguire con serenità a lavorare nel processo di rinascita in atto, scongiurando il rischio di blocco dei cantieri. Ringrazio il coordinatore e il vice coordinatore dei sindaci del cratere, Gianni Anastasio e Massimiliano Giorgi, per il costante e proficuo confronto e i titolari di Usra e Usrc, Salvo Provenzano e Raffaello Fico, per l’importante supporto tecnico fornito nella definizione della disposizione e per la determinazione con la quella hanno voluto e firmato questo provvedimento condiviso con ordini professionali e categorie produttive” ha esordito il sindaco Biondi.
“La norma, contenuta nella legge di conversione del decreto “Aiuti bis” di agosto, interesserà i territori nella loro interezza e rappresenta una significativa boccata d’ossigeno per centinaia di aziende che potranno proseguire nelle loro attività – aggiunge il primo cittadino – È il frutto, questo, dell’emendamento presentato da Fratelli d’Italia con cui il cratere 2009 viene riallineato alle analoghe direttive già adottate per il sisma del Centro Italia o dell’Emilia Romagna e che, ingiustamente, rischiava di rimanere escluso con conseguente penalizzazione di moltissime famiglie che attendono di tornare nella propria abitazione. Una proposta emendativa che fa il paio con quella approvata in aula, ugualmente presentata da Fdi e predisposta dal Comune dell’Aquila, che consente alle amministrazioni pubbliche ricadenti nel cratere 2009 di riservare agli orfani o ai coniugi delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 una quota, pari al 30% dei posti, nei concorsi pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigente”.
“In questo modo – spiegano Provenzano e Fico – viene data una risposta incisiva alle istanze di cittadini e aziende che possono guardare con maggior fiducia al futuro. È stato fatto un buon lavoro per le comunità che dal 2009 sono alle prese con un percorso di ripresa economica e sociale, oltre che di ricostruzione materiale. Il nostro obiettivo è stato quello di dare un impulso decisivo affinché i processi in atto non fossero interrotti a causa del caro energia e aumento dei prezzi delle materie prime”.