Consiglio comunale, conferita la cittadinanza onoraria dell'Aquila a Francesco Sabatini. Il presidente onorario dell'Accademia della Crusca, nativo di Pescocostanzo, insignito del riconoscimento per le sue iniziative in favore del capoluogo abruzzese
Il Consiglio comunale dell’Aquila ha conferito stamani all’unanimità la cittadinanza onoraria al professor Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca (che ha guidato dal 2000 al 2008) e considerato il maggior linguista, filologo e lessicografo italiano del tempo attuale.
Il riconoscimento, la cui motivazione è contenuta nella deliberazione approvata dal Consiglio, è stato approvato dall’Assemblea del capoluogo abruzzese “per il fattivo impegno e la concreta vicinanza alla Città dell’Aquila, devastata e provata dalle conseguenze del sisma del 6 aprile 2009, che grazie anche al suo prezioso contributo, ha potuto ritrovare slancio culturale e centralità scientifica” e “Per aver avuto un ruolo di primo piano tra gli artefici e i promotori del riconoscimento da parte dell’Unesco della Perdonanza celestiniana quale elemento del Patrimonio immateriale dell’umanità”.
Durante i lavori, che si sono svolti all’Auditorium del Parco, sono intervenuti a sostegno del provvedimento la vice presidente del Consiglio, Ersilia Lancia (Fdi) e il consigliere Stefano Palumbo (Pd), mentre, nel corso della successiva cerimonia, il sindaco Pierluigi Biondi ha sottolineato come il conferimento della cittadinanza onoraria al professor Francesco Sabatini “in questo tempo di guerra che ha colpito il cuore dell’Europa, non è solo un gesto di riconoscenza da parte della municipalità nei confronti di una personalità di indubbia caratura culturale nel campo della linguistica e della filologia, ma è anche un gesto etico che pone l’accento sul portato valoriale delle donne e degli uomini che hanno fatto della salvaguardia della cultura e del patrimonio storico-artistico il fulcro della loro esistenza”. Parlando dell’attuale conflitto in Ucraina, Biondi (il suo intervento integrale è allegato) ha osservato come quel popolo difenda “la propria identità culturale e del personale museale che disperatamente cerca di mettere in salvo le opere d’arte”, perché “salvare il patrimonio culturale significa salvare la propria storia, le proprie radici, quelle radici che sono la forza viva delle donne e degli uomini in tutte le latitudini. All’Aquila, in una scala storica, esistenziale e territoriale indubbiamente minimale rispetto a un teatro di guerra, - ha proseguito il sindaco Biondi – la distruzione causata dal sisma, le conseguenze dolorose, la comunità dispersa, l’incommensurabile vuoto identitario che ne è derivato hanno trovato nella cultura - nella sua potenza emotiva, nella sua capacità di declinare e finalizzare la caparbietà e la determinazione degli aquilani - la forza per rivendicare e costruire un futuro. E, in questo processo di ridefinizione fisica e identitaria, il professor Sabatini ha contribuito a permeare di conoscenza e bellezza la rinascita dell’Aquila, sollecitando l’attenzione e la solidarietà degli ambienti culturali anche attraverso la Deputazione abruzzese di Storia patria, di cui è autorevole componente”.
Il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari, ha rammentato come il professor Sabatini sia “un figlio della nostra terra, essendo natio di Pescocostanzo, ed è soprattutto colui che più di tutti, con i suoi studi ovunque conosciuti e universalmente considerati in modo profondo, ha insegnato a intere generazioni l’uso corretto e il valore della lingua più bella del mondo: l’italiano. Per quanto riguarda noi – ha aggiunto Tinari – abbiamo avuto il privilegio di avere il nostro beneamato concittadino quale presidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria, da sempre punto di riferimento istituzionale della nostra città in fatto di cultura. Inoltre essenziale è stato il suo apporto che ha consentito di tagliare il traguardo del riconoscimento della Perdonanza come patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco”. Tinari ha poi ricordato come la proposta della cittadinanza onoraria al professore emerito dell’università di Roma Tre sia prevenuta dal Lions Club dell’Aquila, presente all’Auditorium del Parco con il Presidente Massimiliano Laurini e altri esponenti.