Esercizi commerciali e parchi pubblici: ordinanza del sindaco Biondi; disposizioni su obbligo mascherine, somministrazione bevande e fruizione delle aree verdi
Obbligo di mascherina a partire dalle ore 19, tutti i giorni, negli spazi antistanti i pubblici esercizi e specialmente nelle aree e nelle strade del centro storico particolarmente frequentate; divieto di consumo di bevande nelle aree pubbliche o di uso pubblico interne ai centri abitati; riapertura di parchi pubblici, ville, giardini comunali e aree attrezzate in cui, comunque, permane il divieto di utilizzo delle aree gioco per bambini.
Sono alcuni dei punti salienti dell’ordinanza sindacale esecutiva già dalla giornata odierna e in vigore sino al 28 giugno prossimo, pubblicata sull’albo pretorio del sito internet del Comune dell’Aquila.
Con il documento si dispone che i cittadini indossino la mascherina a partire dalle ore 19, in particolare nelle strade e nelle piazze in cui è maggiore la possibilità di assembramenti, indicate in una mappa che semplifica visivamente l’individuazione dei luoghi “sensibili” (allegato 1 all’ordinanza: Corso Principe Umberto-Piazza Palazzo, Piazzale Battaglione Alpini-Corso Vittorio Emaneuele II/primo tratto-Largo Tunisia, Corso Vittorio Emanuele II-portici, Corso Federico II-Piazza Duomo-via Cavour-via Sassa, via Indipendenza-Piazza San Marco, Piazza San Basilio, via Castello, via Zara, Corso Vittorio Emanuele II-corso stretto/via San Bernardino/Piazza Regina Margherita/via dei Sali/via Leosini, via Garibaldi/Piazza Chiarino/Piazza Santa Maria Paganica/via della Genca/Costa Mandatario).
“Allo scopo – è scritto nell’ordinanza – di evitare assembramenti di avventori che, in specie nelle ore serali, asportano bevande negli esercizi, per poi stazionare altrove, è proibito a chiunque aggirarsi o stazionare sulle aree pubbliche o di uso pubblico interne ai centri abitati consumando bevande alcooliche o analcooliche (cosiddetto botellòn)”.
Per gli esercizi di vicinato, nei quali è praticata la vendita di alimentari e bevande, è disposto il divieto di vendita di alcolici, anche imbottigliati, dalle ore 21, si legge nel provvedimento.
Nella medesima ordinanza viene disposto il permanere in parchi, giardini comunali, aree verdi attrezzate del territorio comunale del divieto di utilizzo delle aree gioco per bambini. All’interno degli stessi spazi, inoltre, sarà obbligatorio accedere muniti di mascherina protettiva qualora non sia possibile mantenere una distanza minima di un metro dalle persone non appartenenti al proprio nucleo familiare.
“L’accesso ai minori di anni 14 è consentito solo se accompagnati da persona maggiorenne, sulla quale incombe l’onere della vigilanza, anche sul rispetto delle norme di cui alla presente ordinanza. È consentita l’attività ludica o sportiva a condizione che per quest’ultima venga rispettata la distanza interpersonale di metri 2, fatta salva la necessità di accompagnatore per i minori di anni 14 o per le persone non completamente autosufficienti e, in ogni caso, nel rispetto delle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato 8 del Dpcm del 17 maggio 2020”.
“Fase 2 non vuol dire fine della pandemia. I rischi legati al coronavirus, pur vivendo in una città che da oltre un mese non fa registrare contagi, permangono ed è necessario attuare misure che consentano di limitarne la diffusione. Distanziamento interpersonale, dispositivi di protezione e igiene delle mani rimangono le tre indicazioni fondamentali da seguire per contrastare il Covid-19. Evitare affollamenti e rispettare le regole sono principi determinanti per la salvaguardia della propria e altrui incolumità oltre che della salute pubblica. Lo spirito dell’ordinanza è garantire il benessere della comunità: sostenere i commercianti che potranno lavorare, anche grazie al raddoppio delle aree in concessione, in sicurezza e con più margini. E gli avventori che avranno il loro ordinato spazio di distensione e socialità. Il provvedimento, infine, risponde alla necessità di contenere fenomeni di confusione che mettono a rischio il decoro e la sicurezza dei centri urbani. Il rispetto delle condizioni dell’ordinanza, concordata con la prefettura, che ringrazio per la collaborazione costante, sarà garantito dalla nostra Polizia municipale e dalle forze dell’ordine. Ma il provvedimento sarà efficace se ciascuno di noi, a qualunque categoria appartenga, saprà farne propri i capisaldi. Sempre e solo con l’inderogabile obiettivo della salvaguardia del bene pubblico”, conclude il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
L'ordinanza è pubblicata nella sezione dei provvedimenti/provvedimenti organi di indirizzo politico dell'area Ammnistrazione trasparente del sito internet del Comune, a questo indirizzo https://trasparenza.comune.laquila.it/archivio28_provvedimenti-amministrativi_0_451041_725_1.html
Il sindaco Biondi ha poi precisato che "non c'è nessun divieto di consumare, in maniera disciplinata e responsabile, bevande all'esterno degli esercizi di somministrazione, né in centro storico né in altre zone del territorio comunale così come ho letto in semplicistiche ricostruzioni giornalistiche ed è stato lamentato da alcune forze politiche. Piuttosto, è vero l'esatto contrario: nell'ordinanza, sottoscritta anche dal vice sindaco con delega alle Attività produttive, Raffaele Daniele, e dall'assessore alla Protezione civile, Fabrizio Taranta, nonché dai dirigenti dei rispettivi settori, è specificato chiaramente al punto 2 che a essere vietato è il fenomeno del cosiddetto botellòn, proibito anche con un altro provvedimento emanato in passato da questa amministrazione e ben prima della diffusione del Covid-19.
D'altra parte sarebbe paradossale visto che, non più tardi di una settimana fa, il Comune ha emesso un avviso per consentire alle attività commerciali di poter occupare gratuitamente maggiori aree di suolo pubblico.
Da questo punto di vista il sottoscritto e l'amministrazione comunale si sono sempre comportati in maniera assolutamente razionale tenendo in considerazione i principi di adeguatezza e razionalità.
Così come, a suo tempo, non ci siamo arresi agli isterismi di chi invocava provvedimenti di chiusura a oltranza oggi non intendiamo dare vita a una caccia alle streghe.
Divertirsi si può, ma con attenzione. Consumo di bevande sì, anche fuori i locali, ma rimane l'obbligo di mascherina nei luoghi della cosiddetta movida dalle 19 in poi. È vietato il botellòn ed è proibito ai negozi di vicinato di vendere bevande, anche in bottiglia, dopo le 21".