Coronavirus, il sindaco Biondi: "Responsabilità negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali; gli assembramenti favoriscono il contagio"
I social sono pieni di foto di persone che, nello scorso fine settimana, hanno affollato centri commerciali, organizzato feste di compleanno, escursioni collettive. Questi non sono comportamenti responsabili, in un momento come questo, in cui il contagio del coronavirus covid-19 sta assumendo delle proporzioni importanti. Anche nella nostra regione. Il Governo non ha chiuso le scuole e le università per concedere vacanze supplementari, non ha sospeso manifestazioni, eventi, convegni, o stabilito che le discoteche non dovessero operare per mero esercizio di potere. Noi non abbiamo rivisto le modalità di erogazione del servizio degli uffici comunali perché volevamo fare un dispetto ai cittadini. Gli assembramenti e i contatti ravvicinati costituiscono i “migliori” veicoli di diffusione del coronavirus. Possiamo contrastarlo in modo efficace, soprattutto in una città come la nostra in cui – al momento, per fortuna – i casi sono limitati e sotto controllo. Ma, al di là dei provvedimenti istituzionali che interdicono accessi da parti determinate del Paese o che impongono comportamenti specifici, i primi nemici del contagio siamo noi. Noi e il nostro mancato senso di responsabilità. Bisogna stare a casa il più possibile, uscire solo laddove necessario, tenersi a distanza di almeno un metro tra l’uno e l’altro e rispettare tutte le regole dettate dall’Istituto superiore di sanità e allegate al decreto del presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo e che, unitamente ad altro materiale, il Comune dell’Aquila sta rendendo disponibile sul proprio portale istituzionale, nell’ambito della campagna informativa #vincilvirus . E per vincere il virus, noi come individui siamo fondamentali.
Pierluigi Biondi
Sindaco dell’Aquila