Regolamenti per la gestione degli impianti sportivi e per la partecipazione, via libera dalla Giunta per la trasmissione al Consiglio comunale
La giunta comunale ha approvato la trasmissione al Consiglio di due proposte di deliberazione relative, rispettivamente, ai regolamenti per gli impianti sportivi di proprietà dell’ente e per la partecipazione.
Il primo, presentato dal vice sindaco e assessore allo Sport Giampaolo Arduini, riguarda la gestione degli impianti e, a questo fine, li distingue in strutture con o senza rilevanza economica. Della prima tipologia fanno parte la piscina comunale “Ondina Valla”, il complesso sportivo “Verdeaqua”, il Circolo Tennis L’Aquila e il Palazzetto dello Sport. Il regolamento non si applica invece alla concessione dello Stadio comunale “Tommaso Fattori”, allo Stadio di Acquasanta e all’Impianto sportivo “Centi Colella”. Tutte le altre strutture sono considerate “minori” e pertanto prive di rilevanza economica, comprese quelle annesse agli istituti scolastici di competenza comunale e vengono destinate prioritariamente alle attività didattiche, pur prevedendo la possibilità di utilizzazione da parte di società o associazioni dilettantistiche con sede all’Aquila, sempre compatibilmente con le esigenze scolastiche. “Gli impianti possono essere gestiti, sulla base della proposta di deliberazione, - ha spiegato il vice sindaco Arduini - direttamente dall’amministrazione comunale, oppure affidati in gestione, tramite le procedure previste dalla normativa, in via preferenziale a società o associazioni sportive che abbiano radicamento sul territorio comunale e dimostrino capacità operativa adeguata alle attività da realizzare. La finalità - ha concluso Arduini - è quella di concorrere alla promozione e al potenziamento delle attività sportive, sociali e aggregative e di realizzare, in ossequio al principio costituzionale di sussidiarietà, una gestione dei servizi a valenza sociale con la collaborazione di associazioni e società sportive”.
Il regolamento sugli istituti di partecipazione è stato invece presentato dall’assessore all’assistenza alla popolazione Fabio Pelini “allo scopo - ha dichiarato lo stesso assessore - di favorire la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Sono stati condotti incontri con la cittadinanza, forum pubblici, tavoli di concertazione, per un dialogo aperto e impegnato, avviando un percorso pubblico pianificato che ha portato all’elaborazione di questo importante strumento”. In particolare, al fine di conoscere gli orientamenti della popolazione, il Comune intende promuovere forme di consultazione quali il bilancio partecipato, che riguarda l’utilizzo delle risorse economiche e prevede fasi di informazione, consultazione e monitoraggio, la presentazione di istanze, volte a sollecitare l’intervento dell’amministrazione in materie specifiche, rispetto alle quali è prevista una risposta nel limite massimo di 30 giorni, le petizioni, per la cui presentazione è richiesto un numero minimo di cento sottoscrizioni, e inoltre proposte di deliberazione di iniziativa popolare, che vanno indirizzate al presidente del Consiglio comunale e devono essere sottoscritte da almeno 300 cittadini, e il referendum consultivo, che va richiesto da due terzi dei componenti del Consiglio comunale, da un quarto dei consigli di circoscrizione e da almeno 5mila sottoscrittori. Altri istituti previsti sono udienze e istruttorie pubbliche.