#GenerAzione, il Modavi Onlus sceglie L'Aquila per presentare il nuovo progetto nazionale contro bullismo, cyberbullismo e violenza di genere: stamani presentazione ufficiale in Comune
Sarà attivato all’Aquila (unica città in Italia insieme con Andria) un centro di ascolto sulle problematiche della violenza di genere, le discriminazioni, l’intolleranza e in particolare il cyberbullismo. Lo hanno annunciato stamani in una conferenza stampa l’assessore alle Politiche sociali, Francesco Cristiano Bignotti, e la presidente nazionale del Modavi, il Movimento delle associazioni di volontariato italiano, Federica Celestini Campanari. All’incontro erano presenti anche i consiglieri comunali del gruppo L’Aquila Futura, Roberto Santangelo e Luca Rocci.
Lo sportello è una delle iniziative del progetto “#GenerAzione, Giovani attivi contro violenza discriminazioni e intolleranza” che, grazie a un finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Modavi sta promuovendo in tutta Italia e al quale hanno già aderito 19 regioni. Altre azioni saranno realizzate con il coinvolgimento delle scuole “dove saranno attivati – ha spiegato la presidente nazionale del Modavi – dei laboratori su questi argomenti per sensibilizzare ragazze e ragazzi su questi delicatissimi argomenti e coinvolgerli in processo di apprendimento e cambiamento arrivo”. Il progetto prevede inoltre la predisposizione di workshop, seminari, tavole rotonde e indagini conoscitive sul fenomeno tra i giovani. “Teniamo molto all’Aquila, che già è stata al centro di altri nostri progetti – ha proseguito Federica Celestini – Nel nostro Paese 6 milioni di donne sono state vittime di una violenza almeno una volta nella vita e 8 milioni di molestie sessuali, mentre la metà dei giovani è stata oggetto di bullismo, in particolare attraverso la rete, ossia il cyberbullismo. Questi numeri preoccupanti ci hanno indotto a programmare un intervento su ampia scala, attraverso #GenerAzione, in modo da prevenire e frenare il più possibile tali terrificanti fenomeni”.
“Si tratta di un ulteriore impegno che l’amministrazione comunale profonde nel sociale – ha osservato l’assessore Bignotti – sabato scorso abbiamo inaugurato la casa delle adozioni e dell’affido familiare e ora abbiamo aderito in modo convinto all’iniziativa del Modavi, consapevoli che la violenza e la discriminazione, a qualsiasi livello, sono dei mali della società che abbiamo il dovere di combattere”.
“Il terzo settore è uno dei punti forti del programma di mandato dell’amministrazione del Sindaco Biondi – hanno concluso i consiglieri comunali Santangelo e Rocci – l’adesione a questo progetto è stata entusiastica e ci metterà in condizioni di dare una mano soprattutto in fatto di prevenzione tra i giovani. Come per la casa dell’affido e delle adozioni, lo sportello sarà attivo in un immobile di proprietà del Comune e dunque la collettività non dovrà sopportare costi, ricevendo, al contrario, un servizio di alto spessore”.
Le principali azioni del progetto partiranno a febbraio e andranno avanti fino alla fine dell’anno scolastico.
In allegato, il progetto del Modavi.