Finanziamenti per le scuole, Cialente e Stefania Pezzopane: "La questione è di fondo"
In una giornata in cui scienza e cultura avevano dominato la scena aquilana, con uno straordinario consiglio comunale che ha ribadito il valore del nostro patrimonio formativo, e nonostante il clima particolare ci avesse distratto dalle mancanze del commissario e della sua struttura, le parole di Chiodi ci costringono a ricordarcele.
Sulla vicenda dei fondi alle scuole, al commissario Chiodi ribadiamo, in primo luogo, l’invito ad un confronto pubblico, in piazza Duomo, alla presenza di studenti e cittadini.
Nel merito della questione siamo, nostro malgrado, costretti a intervenire sui vari punti sollevati dal commissario e dal capo della sua segreteria.
1) Spiace constatare che, in una battaglia per la città e su una questione che ha fatto indignare tutto il Paese, ancora una volta il commissario dimostri di essere contro la città dell’Aquila e che, nel suo impegno ad ore per la ricostruzione, non abbia ancora capito da che parte stare. Noi non abbiamo detto inesattezze, purtroppo ad essere “inesatte”, per usare un eufemismo, sono le procedure. La dimostrazione più stringente che il decreto 61 del commissario, vale a dire quello sui fondi alle scuole, conteneva illegittimità e gravissimi errori, la dà, infatti, proprio il responsabile della segreteria del commissario, Antonio Morgante, il quale ammette che l’intervento per l’edificio di Castel del Monte verrà stralciato (e pensiamo che non sarà il solo) attraverso un prossimo decreto dello stesso Chiodi. Nel fare l’elenco degli edifici finanziati, poi, Chiodi ci invita a nozze, poiché non fa che confermare quanto da noi denunciato. Infatti nessuno degli interventi che cita è di proprietà del Comune dell’Aquila. Ovvero il commissario e il suo portavoce ribadiscono che dei 41 milioni di euro stanziati in totale per i quattro edifici elencati, non un centesimo arriverà al Comune dell’Aquila che pure , tra scuole primarie, dell’infanzia, medie e asili nido, ha un patrimonio di oltre 50 edifici da ristrutturare. È evidente pertanto quale grave disparità si sia consumata ai danni della comunità aquilana, la più colpita dal sisma, che ha avuto meno della metà di quanto assegnato al Comune di Magliano dei Marsi, il cui vice sindaco è, guarda caso, proprio Antonio Morgante. Ricordiamo a Chiodi, inoltre, che l’assessore comunale Vladimiro Placidi, già a ottobre 2010, gli aveva inviato un dettagliatissimo piano di interventi da effettuare con la massima urgenza su edifici di proprietà del Comune per la ricostruzione e la messa in sicurezza. In quell’elenco solo gli interventi per le scuole ammontavano a oltre 50 milioni di euro. A quella richiesta peraltro sono seguite altre proposte e sono stati sollecitati più volte incontri per l’inserimento di questi interventi nei programmi del commissario. Non abbiamo tuttavia mai avuto risposte, tanto che ci è venuto il dubbio che il commissario non legga la posta, o quantomeno non legga quella proveniente dal Comune dell’Aquila.
2) Quanto alla questione dei Musp, è il commissario Chiodi che li cita ogni qualvolta si parli di scuola. Approfittiamo dunque per ricordargli che la manutenzione di queste strutture è costosissima e sta pesando in maniera insostenibile sui bilanci dei Comuni e della Provincia, tanto è vero che, sulla questione, abbiamo avuto nei giorni scorsi un incontro dai toni allarmanti con il prefetto Giovanna Maria Iurato.