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Assistenza alla popolazioe, Pelini: "Competenza ancora in mano a Sge, a Roma il provvedimento per il passaggio al Comune è ancora fermo"

07/10/2011

“Le competenze in materia di assistenza alla popolazione non sono ancora state trasferite al Comune dell’Aquila. L’ordinanza di presidenza del consiglio dei ministri che avrebbe dovuto sancire il trasferimento, la cui firma era prevista per ieri, è stata sospesa su richiesta del Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Lo rende noto l’assessore all’Assistenza alla Popolazione Fabio Pelini. “Da tempo - ha spiegato Pelini - eravamo in attesa dell’ordinanza, che avrebbe finalmente portato le competenze in capo al Comune dell’Aquila, mettendolo nelle condizioni di poter dare risposte adeguate ai cittadini e facendo chiarezza sul quadro delle competenze e delle risorse. Con grande sorpresa e qualche perplessità - ha proseguito l’assessore - abbiamo invece appreso che il Mef ha chiesto di sospendere la firma dell’ordinanza, dal momento che, allo stato attuale, l’emergenza e le disposizioni ad essa relative, in materia di assistenza alla popolazione e di dotazione organica del Comune, sono valide fino al 31 dicembre. In pratica il Ministero delle Finanze si riserva formalmente di valutare se prorogare o meno lo stato di emergenza, e dunque degli stanziamenti finanziari che ne derivano, e subordina il trasferimento delle competenze a tale decisione. Si tratta di una dichiarazione gravemente lesiva degli interessi dei cittadini. Se infatti - sono ancora le parole di Pelini - è solo un modo per prendere tempo mi pare evidente che siamo in presenza di un’inaccettabile sottovalutazione, sia da parte del Governo che dei commissari Chiodi e Cicchetti, dei problemi e dei drammi che ancora vive la popolazione aquilana, poiché, in questa situazione di incertezza e di ambiguità riguardo alle competenze, il Comune è praticamente paralizzato. Basti pensare alla questione degli affitti concordati: chi mai potrà rinnovare o stipulare ex novo contratti di affitto per soli due mesi e senza alcuna certezza rispetto al futuro? E cosa dire ai cittadini che aspettano il contributo di autonoma sistemazione per pagare l’affitto di casa o, come purtroppo avviene in molti casi, per arrivare a fine mese? Per non parlare dei quasi 200 precari, circa 90 dei quali assunti a seguito del superamento di una selezione pubblica. Tutti giovani che stanno lavorando per portare avanti e far funzionare la macchina comunale in questa situazione di emergenza e che, a quanto dichiara a cuor leggero il Mef, potrebbero restare senza lavoro da un giorno all’altro. Se poi il Ministero fa sul serio- prosegue l’assessore - e pensa davvero che all’Aquila l’emergenza possa finire tra due mesi la cosa è ancora più grave”.
“La verità - conclude Pelini - è che vi sono ben due ordinanze (3806 e 3813), oltre a una sentenza del Tar e alla stesse legge 77, quella sul terremoto, che riportano in capo ai sindaci le competenze in materia di assistenza alla popolazione. Basta con i commissari, basta con questa situazione in cui il Comune firma atti di assegnazione degli alloggi che avvengono secondo metodi e criteri stabiliti dai commissari. Il Ministero pensi piuttosto alla questione della restituzione delle tasse che ci vede trattati in maniera vergognosamente diversa dai cittadini colpiti da altre catastrofi. Anche su questo sarebbe bene che il commissario Chiodi e il vice Cicchetti battessero un colpo”.

Allegato: comunicato 1457 07-10-11.pdf (21 kb) File con estensione pdf

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