Zona franca, assessore Moroni: "i fatti danno ragione alle posizioni assunte dal Sindaco a suo tempo"
“Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente denunciava da tempo la lentezza preoccupante delle procedure per la zona franca. Una battaglia rispetto alla quale lui e il Comune sono stati lasciati soli”.
Questo il commento dell’assessore comunale all’Ambiente Alfredo Moroni in merito alle ultime notizie provenienti da Bruxelles circa il riconoscimento della zona franca urbana per il capoluogo d’Abruzzo.
“Durante gli ultimi due anni - ha proseguito Moroni - il primo cittadino ha denunciato, in maniera forte e con toni allarmati, la situazione economica e occupazionale del cratere sismico, manifestando la sua preoccupazione rispetto ai dati che evidenziavano una drammatica criticità dell’intero comparto produttivo. Cialente aveva più volte spronato il commissario Chiodi e il Governo, pubblicamente e privatamente, a impegnarsi con scrupolo e serietà nelle procedure relative alla zona franca, parlando a chiare lettere di un treno che il territorio non poteva permettersi di perdere, poiché senza il rilancio economico la stessa ricostruzione è svuotata di senso. La denuncia del Partito democratico e del sindaco - ha dichiarato ancora Moroni - ha fatto luce sulle preoccupanti e inquietanti sottovalutazioni effettuate da Governo e struttura commissariale rispetto a un’istanza cui è legato in maniera indissolubile il futuro della città. Adesso è chiaro che c’è chi lavora e si spende nell’interesse pubblico e chi, invece, si riempie la bocca di proclami strumentali e cerca di costruire un consenso sulla nostra pelle. È ora di dire basta alla logica dei commissariamenti - ha concluso Moroni - che oggi, una volta di più, ha dimostrato apertamente i suoi limiti e la sua inadeguatezza. Le competenze devono tornare agli enti locali, che non possono e non devono essere lasciati soli nelle loro battaglie e nelle loro denunce come, purtroppo, è accaduto spesso. Dobbiamo fare in modo che questa sia l’ultima volta in cui ci si accorge troppo tardi di un’opportunità sfumata, in cui si perdono per mera superficialità delle occasioni di vitale importanza, in cui si gestiscono con incompetenza e superficialità problematiche legate alla sopravvivenza del territorio. Vorremmo davvero evitare che, anche per altre questioni, come macerie e ricostruzione, dobbiamo vedere riconosciuta un’amara, tardiva e inutile ragione rispetto alle denunce del sindaco e dell’amministrazione”.