Social innovation in Abruzzo, selezionato il progetto della rete di servizi di prossimità del Comune dell'Aquila
L’istituzione di una rete di servizi di prossimità, promossa
dall’assessorato comunale alla Politiche sociali, unico progetto tra
quelli realizzati da enti locali, ha superato la selezione per far
parte del laboratorio regionale di co -progettazione per la social
innovation in Abruzzo, in programma a Pescara sotto l’egida della
Regione. Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali Emanuela Di
Giovambattista che terrà un intervento, nella mattinata di domani,
venerdì 16 ottobre, in apertura della seconda giornata del meeting,
alla presenza di rappresentanti delle imprese e dei poli di
innovazione, del mondo della formazione e della ricerca,
dell’associazionismo e del sistema culturale e sociale abruzzese.
“Saremo l’unico ente locale – ha dichiarato l’assessore Di
Giovambattista – a partecipare a questo importante laboratorio di
co-progettazione, nell’ambito del quale sono stati selezionati
progetti pilota nel campo della social innovation, campo verso cui c’è
molta attenzione, da parte degli operatori del settore, anche e
soprattutto in relazione alla capacità di far fronte, attraverso
attività in rete, alla decrescita di fondi pubblici. La rete locale
dei servizi di prossimità – ha quindi ricordato l’assessore – è un
progetto promosso dal Comune dell’Aquila, con il coinvolgimento di 18
realtà associative che hanno risposto a un bando pubblico per
l’adesione. Per la prima annualità sono stati attuati 8 assi di
intervento finalizzati a dare una risposta ai nuovi bisogni sociali
emersi a seguito del sisma. Questo riconoscimento – ha proseguito la
titolare della delega alle Politiche sociali – è per noi motivo di
grande soddisfazione, dal momento che i progetti messi in campo hanno
dato degli ottimi risultati, attuati su ben 162 piani di intervento
rivolti a un’utenza particolarmente problematica. Si va, infatti, da
minori a rischio a donne con fragilità sociali, da persone a rischio
di marginalità a invalidi con basso reddito e ad anziani soli con
ridotte capacità. Il punto di forza fondamentale sta proprio nel
livello di soddisfazione dell’utenza e nel fatto che queste azioni
hanno consentito di rispondere a bisogni non altrimenti gestibili con
l’attuale sistema dei servizi sociali dell’ente. Siamo riusciti a
costruire un rapporto di collaborazione con le 18 associazioni
coinvolte che, a loro volta, vorrebbero proseguire lungo questo
percorso. A tutte loro va dunque il mio ringraziamento per il lavoro e
l’impegno, andato anche oltre il dovuto. Al termine della prima
annualità del progetto – ha concluso l’assessore – il Comune
organizzerà un incontro per focalizzare gli obiettivi raggiunti e i
margini di crescita e ottimizzazione dei risultati”.