Famiglie svantaggiate, ripartiti fondi per 70.000 euro a un centinaio di nuclei
Il Comune dell’Aquila ha provveduto ad assegnare fondi per complessivi 70mila euro a un centinaio di nuclei familiari svantaggiati, che avevano fatto domanda per un sussidio finalizzato a contrastare la situazione di indigenza.
Lo ha reso noto l’assessore alle Politiche sociali, Stefania Pezzopane.
“Una boccata d’ossigeno per tante famiglie che vivevano un condizione disperata – ha affermato Pezzopane – L’emergenza sociale ha raggiunto dei livelli molto gravi nella nostra città, nell’indifferenza del Governo e della Regione. Ma il Comune dell’Aquila non ha dimenticato i più deboli che, una volta che si sono rivolti al nostro Ente, hanno trovato una risposta”.
L’assessore Stefania Pezzopane ha sottolineato come “in un momento così difficile, in cui i tagli nei trasferimenti di Stato e regionali sono fortissimi, abbiamo avuto ugualmente il coraggio di aiutare chi aveva un bisogno assoluto di sostegno. Si tratta – ha aggiunto Pezzopane – di piccoli interventi, che vanno da 500 a 1.200 euro, a seconda delle condizioni delle singole famiglie, ma che comunque hanno lo scopo di tentare di arginare l’emergenza della nuova povertà e dei processi di esclusione sociale, ormai sempre più dirompenti, in particolare dopo il terremoto di due anni fa”.
“In particolare – ha proseguito l’assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila – si tratta di nuclei che vivono in condizioni di povertà estrema, molto numerosi e con una notevole incidenza di minori, che hanno uno o entrambi i genitori disoccupati e che devono combattere quotidianamente con problemi alloggiativi. Una città sommersa e silenziosa, che chiede aiuto e che oggi vede nell’amministrazione comunale il suo unico referente, un’isola nel mare dell’indifferenza e del cinismo”.
Pezzopane ha rilevato inoltre come “la ricostruzione non deve essere una parola da utilizzare solo per riempirsi la bocca, un argomento da salotto, ma deve essere un impegno da concretizzate in tutti i suoi aspetti – ha concluso –, tanto quello del patrimonio edilizio, quanto quello del sociale. Noi ci siamo dotati di un piano di inclusione, con l’obiettivo proprio di intervenire nelle situazioni più delicate, affinché la rinascita dell’Aquila abbia basi solide e sia calata in un contesto sociale adeguato”.