Politiche sociali, gli interventi del Comune
È stato presentato stamani, in Comune, dall’assessore alle Politiche sociali Stefania Pezzopane, il piano degli interventi nel campo sociale realizzati e in via di attuazione da parte dell’ente.
“Si tratta di iniziative di vario tipo che afferiscono ad una serie di settori - ha spiegato l’assessore Stefania Pezzopane - e che si rivolgono alle famiglie, ai minori, agli immigrati, alle persone con disagio sociale o con disabilità. Un ambito nel quale si è contraddistinto l’impegno del Comune è quello delle politiche per la prima infanzia, con l’apertura, di recente, dell’asilo nido Ape Tau all’interno del complesso di Murata Gigotti a Coppito, mentre, la prossima settimana, partiranno i lavori per la realizzazione del nido di Tempera. La struttura, che sorgerà nell’area della ex scuola primaria, verrà realizzata grazie a un finanziamento regionale, cui abbiamo avuto accesso a seguito di un bando, e di fondi provenienti da donazioni. Il termine per la conclusione dei lavori è di 6 mesi. In questo modo abbiamo esaurito completamente la lista di attesa di famiglie che chiedevano da anni l’inserimento dei loro piccoli in un nido, intervenendo su due aree ormai nevralgiche in termini di nuovi insediamenti, rispettivamente nella zona est e nella zona ovest della città. Ricordo inoltre che l’apertura dell’asilo Ape Tau ha consentito l’assunzione di sei unità a tempo indeterminato e che altre opportunità di lavoro si andranno a creare con l’apertura del nido di Tempera. Un altro settore sul quale siamo intervenuti - ha proseguito l’assessore Stefania Pezzopane - è quello della disabilità, il cui piano degli interventi, da parte del Comune, è già una risposta alle squallide polemiche portate avanti da qualcuno in campagna elettorale. Le associazioni che operano in questo campo, costituendo un fondamentale sostegno per le famiglie con disabili, hanno avuto gravi problemi a seguito del sisma, soprattutto a causa della perdita delle rispettive sedi di attività, che erano veri e propri centri diurni per il ricovero e l’assistenza delle persone diversamente abili. Come Comune abbiamo chiesto più volte al presidente della Regione e commissario alla Ricostruzione Chiodi di mettere a disposizione gli alloggi del progetto Case, senza mai avere risposte. L’arrivo del ministro Barca ha consentito, finalmente, di risolvere il problema, mettendoci nelle condizioni di assegnare, proprio all’interno dei quartieri Case, 5 alloggi per case famiglia o strutture similari alle associazioni Aptdh, Aipd e XXIV Luglio. Abbiamo agito in tempi record, visto che l’ordinanza è stata firmata in marzo e pubblicata in aprile. Anche in questo caso ho letto con rammarico polemiche fuori luogo circa i criteri di scelta delle stesse associazioni. Chi parla, o meglio straparla, evidentemente non conosce l’ordinanza poiché è proprio quest’ultima che si rivolge, specificamente, a realtà operanti nel campo della disabilità. Abbiamo inoltre creato strumenti per fronteggiare i nuovi casi di estrema povertà, purtroppo numerosi - sono ancora le parole dell’assessore - a causa del sisma e della crisi delle aziende, che hanno portato molte famiglie in una condizione di indigenza. Sono stati consegnati 60 alloggi, con un intervento dalla portata senza precedenti per il nostro Comune, esaurendo completamente la lista degli aventi diritto, e ora, grazie ad un secondo bando, provvederemo a nuove assegnazioni. Abbiamo attivato politiche di sostegno al reddito, grazie alla cosiddetta “una tantum”, un contributo per famiglie in difficoltà, alle esenzioni del pagamento per lo scuolabus e per le mense scolastiche, e assegnato 240 borse di studio e 317 contributi per rimborso di libri di testo. La nuova distribuzione della popolazione nei quartieri Case e nei villaggi Map ha imposto un potenziamento del servizio di trasporto scolastico, cui abbiamo provveduto con grande sforzo finanziario e organizzativo da parte dell’ente. Insieme con il Segretariato sociale abbiamo inoltre dovuto affrontare il problema legato a un aumento esponenziale della casistica relativa alla tutela ai minori e alle donne sole, con 250 casi seguiti dai servizi sociali, per un impegno, a carico del Comune, di 800 mila euro, senza aiuti di Stato né tantomeno regionali. Il tutto a fronte del taglio pari al 75 per cento delle risorse per il sociale da parte della Regione, il cui presidente Chiodi continua a bloccare anche i 9 milioni di euro dei fondi Giovanardi, i 3 milioni per il centro antiviolenza e i 2 milioni e mezzo per le politiche giovanili. Risorse con le quali avremmo potuto realizzare interventi che sono diventati vitali in un territorio ormai attraversato da una e propria emergenza sociale. Infine - ha concluso l’assessore - una precisazione rispetto ai 4 milioni di euro relativi al bando recentemente emanato dalla Regione per il settore. Ancora una volta il vice presidente De Matteis accusa falsamente e strumentalmente di inerzia il Comune che, invece, non solo ha presentato il proprio progetto, ma è in fervida attesa che la Regione nomini la commissione che dovrà esaminare le proposte. Anziché polemizzare inutilmente per rimpinguare gli esigui argomenti della sua propaganda, De Matteis farebbe dunque bene, nel suo ruolo istituzionale, a parlare di meno e a fare di più per ripristinare le risorse tagliate e per velocizzare i tempi delle risposte da parte della Regione al fabbisogno sociale aquilano”.