No al gasdotto Snam, il Ministero convoca un tavolo; l'assessore Moroni: "Una grave scorrettezza istituzionale"
“Una grave scorrettezza e un palese tentativo di indebolire l’azione istituzionale antigasdotto, con l’evidente finalità di favorire la Snam e tutelarne gli interessi sul territorio”.
Questo il commento dell’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni dopo aver appreso che, nel pomeriggio di ieri, è stata convocata dal Ministero per lo Sviluppo economico, per le ore 15 di quest’oggi, la prima riunione del tavolo tecnico istituzionale sul gasdotto Snam, convocando quattro soggetti istituzionali: Ministero dell’Ambiente, Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila e Comune di Sulmona.
“Si tratta di un gravissimo sgarbo istituzionale - ha proseguito Moroni, che guida anche il coordinamento interregionale antigasdotto - del quale sono responsabili, spiace doverlo constatare, il sottosegretario, professor Claudio De Vincenti, e la direttrice del Dipartimento Energia del Ministero per lo Sviluppo Economico, dottoressa Concetta Cecere. Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi non è stato evidentemente in grado di garantire un’adeguata rappresentanza istituzionale dei territori interessati dal passaggio di questa infrastruttura e, del resto, appare di tutta evidenza che il Comune di Sulmona, da solo, può incidere ben poco sulle decisioni che si andranno a prendere. Siamo in presenza di un grave vulnus alla rappresentanza democratica dei territori e all’azione portata avanti, per anni, da tutti i soggetti istituzionali e dai comitati coinvolti nella vicenda. In violazione ai contenuti delle due risoluzioni votate rispettivamente, lo ricordo, dal Consiglio regionale e dalla Commissione Ambiente della Camera, si va a convocare, peraltro con un anticipo di meno di ventiquattr’ore, un tavolo che parte palesemente “azzoppato” nella sua finalità. In questo modo - sono ancora le parole dell’assessore - la possibilità di trovare un’alternativa al percorso individuato dalla Snam va significativamente a indebolirsi con una conseguente, palese tutela degli interessi del privato Snam rispetto a quelli pubblici relativi ai territori interessati, per i quali, come emerso in sede di perizie e di analisi, si andrebbe a configurare un inaccettabile danno ambientale, un grave pregiudizio alla sicurezza sismica e rilevanti conseguenze negative in termini economici e turistici”.
“Per questa ragione - ha concluso Moroni - ho scritto una lettera al sottosegretario De Vincenti, chiedendo l’immediato rinvio del Tavolo odierno e una nuova convocazione dello stesso, che garantisca un maggiore equilibrio in termini di rappresentanza e adeguate garanzie in termini di trasparenza. Diversamente, come ho fatto presente nella nota, saremo costretti, come Coordinamento, ad attuare tutte le azioni necessarie, ivi comprese le più eclatanti, per tutelare i cittadini e il nostro territorio. A questo scopo verrà immediatamente convocata una riunione del Coordinamento interregionale affinché i parlamentari sensibili alla vicenda, gli enti locali interessati e i comitati, sempre attenti al problema, assumano le decisioni e le iniziative che riterranno opportune”.