NATALE 2014 - luci, parole, suoni, colori
Dal 2 dicembre al 6 gennaio, oltre 130 gli appuntamenti in calendario per le festività natalizie, organizzati e proposti dalle associazioni culturali del territorio. L’offerta spazia dai presepi tradizionali alle cantate e cori di Natale, dalle rassegne teatrali a quelle cinematografiche, dagli incontri di poesia ai concerti e alla danza. Molti sono gli appuntamenti per i più piccoli, le mostre e i laboratori, senza escludere i classici mercatini natalizi. In allegato il programma completo degli eventi.
L'Aquila si accinge a celebrare il suo quinto Natale dal sisma. Ancora una volta, il collagene sociale che mai ha smesso di dimostrare la sua forza, è la cultura e con essa la tradizione. È intorno a questi cardini che muove e si rinnova, di giorno in giorno, quello spirito identitario che, con un assetto sociale tanto stravolto,temevamo di perdere. E invece no! L’Aquila è un luogo vivo, che non si ferma. Un brulicare di attività, di idee, di realtà nuove o consolidate che fanno di questa stella esplosa, una Città. Nonostante il cuore sia ancora spezzato, nonostante manchino i naturali luoghi di aggregazione. Come Sindaco, come aquilano, sono orgoglioso di tutte le belle emozioni che le mie concittadine ed i miei concittadini, sono capaci di costruire nel segno della condivisione che, in questo periodo dell’anno, sembra assumere il carattere di una necessità ancora più forte. Non abbiamo mai smesso di lavorare affi nché, tutti questi fuochi vitali che ruotano intorno alle ferite del centro storico, tornino presto, uno ad uno, a riscaldare le mura che ci hanno visto crescere e che, a ritmi costanti, stiamo rimettendo in piedi, mossi dalla voglia irrefrenabile di riappropriarcene.
E con la speranza che il prossimo anno, i cantieri siano ancora di più e che saremo riusciti a riconquistare una porzione più ampia del nostro centro, auguro a tutte le Aquilane e gli
Aquilani, un Natale sereno e ancora foriero di sogni.
Massimo Cialente
Il Sindaco dell’Aquila
Sia pace per le aurore che verranno,
pace per il ponte, pace per il vino,
pace per le parole che mi frugano
più dentro e che dal mio sangue risalgono
legando terra e amori con l’antico canto;
e sia pace per le città all’alba
quando si sveglia il pane,
(…)
pace per il fornaio ed i suoi amori,
pace per la farina, pace per tutto il grano
che deve nascere, pace per ogni
amore che cerca schermi di foglie,
pace per tutti i vivi,
per tutte le terre e le acque…
(da “Ode alla Pace” di Pablo Neruda)
Un augurio di pace a tutti i cittadini,
con le parole di Pablo Neruda.
Elisabetta Leone
Assessora alla Cultura