Regione, il sindaco Biondi: "Uniformare i processi economici dei territori è la sfida del nuovo governo abruzzese"
"Uniformare i processi economici dei territori, garantendone la specificità pur conformandoli al dinamismo dell’attualità, è la madre delle sfide che il nuovo governo regionale è chiamato ad affrontare per superare il modello di un Abruzzo a due velocità. Il calo delle partite Iva nella città dell’Aquila e il contestuale aumento registrato in quella di Pescara, certificato dall’osservatorio del ministero dell’Economia e delle finanze, ripropone, con l’algida asetticità dei numeri, un tema che non può più essere eluso dall’intera classe dirigente abruzzese". Lo dichiara il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. "Non si tratta di un’antistorica contrapposizione tra campanili quanto, piuttosto, di un avviso, l’ultimo in termini temporali, della progressiva e costante fatica del tessuto produttivo della nostra terra. La nuova programmazione della Zona economica speciale è la grande opportunità che viene prospettata non solo per agevolare gli scambi lungo il corridoio Tirreno-Adriatico, ma anche per avviare il percorso di riequilibrio tra aree interne e costiere". "A beneficiarne, con un’attenta e concertata perimetrazione, saranno non solo le realtà che affacciano sul mare, ma anche quelle ricomprese nella cosiddetta 'Italia in salita', condannate a un inevitabile spopolamento senza l’offerta di opportunità e servizi adeguati alle esigenze di famiglie e imprese. Infrastrutture moderne, veloci e sicure sono essenziali per superare il gap tra i territori e far parlare a imprese e professionisti un’unica lingua: quella del lavoro e dello sviluppo". "Un’occasione imprescindibile è quella fornita dai fondi europei. I tecnici della commissione di Bruxelles hanno già tracciato la linea in vista dei Programmi operativi 2021-2027, nell’ambito dei quali sarà determinante incentivare la crescita tecnologica delle realtà produttive, privilegiare un sistema di trasporti pulito e basato sull’energia elettrica, sostenere la formazione e l’istruzione". "Istituire attraverso una norma regionale i sistemi territoriali della conoscenza, come lo stesso presidente Marsilio ha proposto nelle scorse settimane, può essere la chiave di volta per accettare, e vincere, la competizione con i mercati internazionali. Vanno, per concludere, utilizzate al meglio, e rapidamente, le risorse disponibili ma, soprattutto, è necessario pianificare con lungimiranza e concretezza quelle che arriveranno, senza creare illusioni né annunciare libri dei sogni" conclude il primo cittadino.