Ricostruzione, il Cipe sblocca 25 milioni di euro per L'Aquila e il cratere; il sindaco Biondi: "Bene, ma ora si intervenga subito sulla governance altrimenti sarà paralisi"
Via libera, nella notte, da parte del Cipe alle due delibere per complessivi 25,2 milioni a sostegno delle attività del Comune dell’Aquila e territori colpiti dal sisma 2009. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che nei giorni scorsi aveva preannunciato l’approvazione del Comitato interministeriale dei provvedimenti, spiega che “15 milioni saranno destinati al pagamento, per l’annualità 2019, dei servizi di natura tecnica ed assistenza qualificata e degli stipendi del personale a vario titolo nella ricostruzione, dai dipendenti degli Uffici speciali per la ricostruzione, a quelli di Abruzzo Engineering ai lavoratori assunti ai sensi della normativa emergenziale. Per questi ultimi, i cui contratti sono già stati prorogati fino al 2020, è in atto una interlocuzione con il governo nazionale per arrivare a un processo di stabilizzazione e dare ulteriori certezze per il proprio futuro, così come già accaduto per i dipendenti Ripam, grazie all’emendamento approvato nei giorni scorsi a Montecitorio in commissione”. Altri dieci milioni saranno impiegati per lo sviluppo del cratere sismico nell’ambito del programma ReStart, con cui una quota parte dei fondi per la ricostruzione sono destinati al rilancio socio economico dei territori del cratere sismico e con cui verranno finanziate iniziative in ambito culturale, turistico e produttivo. “Una buona notizia – commenta il sindaco – a cui, però, fanno da contraltare alcune situazioni a cui l’esecutivo nazionale auspico dia una risposta in tempi brevi. Le attività della Struttura di missione di Giampiero Marchesi termineranno a fine mese e, senza una nuova governance o una proroga degli attuali assetti, c’è il rischio concreto di una paralisi totale dei processi di ricostruzione. Al contempo c’è la necessità di individuare i titolari dei due Uffici speciali, quello per L’Aquila e quello per il cratere: il titolare Raniero Fabrizi è ormai prossimo alla pensione e senza l’individuazione di due sostituti – considerato che ha anche l’interim dell’Usrc – i due organismi potrebbero veder bloccata la loro attività da un giorno all’altro. Un colpo durissimo per cittadini, imprese e i territori che stanno combattendo la battaglia per la sopravvivenza non possono assolutamente subire”.