La Giunta ha approvato e trasmesso al Consiglio comunale la delibera sulla fascia di rispetto cimiteriale
La giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Roberto Riga, ha approvato la trasmissione al consiglio della delibera relativa alla ridefinizione della fascia di rispetto della zona del Cimitero, con la riduzione della stessa dagli originari 200 a 100 metri dal perimetro dell’area cimiteriale.
“La proposta che poniamo all’esame del Consiglio comunale - ha dichiarato l’assessore Riga - riveste una grande importanza sotto il profilo della programmazione urbanistica e va a risolvere una situazione di vuoto normativo che si trascina da decenni. Con deliberazioni consiliari del 1970 infatti - ha spiegato l’assessore ripercorrendo la vicenda - l’amministrazione comunale dell’epoca sancì la riduzione a 100 metri dell’ampiezza della zona di rispetto cimiteriale, fissata normativamente in 200 metri, allo scopo di poter prevedere la realizzazione di impianti sportivi. Tuttavia nel Piano regolatore generale, successivamente approvato con delibera numero 3 del 3 aprile 1975, per i vari impianti cimiteriali comunali, del capoluogo quanto delle frazioni, furono, indistintamente indicate fasce di rispetto dell’ampiezza di 200 metri dalle mura perimetrali. L’Ufficio del Piano all’epoca costituito formulò un’articolata osservazione contenente la necessità di ripristino della fascia di rispetto cimiteriale a 100 metri. Negli elaborati grafici del Prg, però, non si provvide alla definizione della destinazione d’uso urbanistica delle aree poste nella fascia tra i 200 e i 100 metri dal muro cimiteriale, che rimasero pertanto comunque prive di normativa urbanistica. In anni più recenti - ha proseguito l’assessore - con una deliberazione consiliare del 2001 venne adottato il Piano di Riqualificazione della viabilità denominato “Acquasanta - Collemaggio, nell’ambito del quale l’amministrazione dell’epoca ritenne di dover dare definitiva destinazione urbanistico - edilizia a queste aree, dove, peraltro, erano state realizzate, oltre a interventi edilizi di carattere privato, anche una serie di opere pubbliche, quali lo stadio del Rugby di Acquasanta e relativo il parcheggio, interventi di edilizia commerciale e programmi integrati di edilizia residenziale, cui, dopo il sisma, si sono aggiunti nuovi interventi di edilizia scolastica (Conservatorio “Casella”, scuola elementare De Amicis, centro giustizia minorile). Gli atti del Piano di Riqualificazione furono annullati a seguito di ricorsi al Tar. Il Consiglio di Stato, tuttavia, in sede di appello, pur confermando l’annullamento, esplicitò in motivazione che “permane comunque la potestà pianificatoria del Comune in ordine all’area territoriale”. La proposta che inoltriamo al Consiglio comunale - ha concluso Riga - alla luce del parere favorevole della Asl, va nel senso di ripristinare la riduzione originariamente prevista, andando conseguentemente a definire una questione urbanistica di grande importanza strategica”.