Possibilità di ottenere in proprietà le aree Peep a suo tempo concesse in diritto di superficie, via libera del Consiglio comunale
Il Consiglio comunale ha approvato la proposta deliberativa, presentata dall'assessore alle Opere pubbliche e al Patrimonio Alfredo Moroni, contenente i criteri e i modelli di domanda per la cessione in proprietà delle aree comprese nel Piano di edilizia economico popolare (Peep), già concesse in diritto di superficie, e la rimozione del vincolo alla determinazione del prezzo massimo di cessione di singole unità abitative e delle loro pertinenze.
Sulla base della delibera possono ottenere la rimozione dei vincoli i soggetti singoli, compresi gli assegnatari di cooperative edificatrici, nonché gli enti proprietari di alloggi, a condizione che siano trascorsi almeno cinque anni dalla data del primo trasferimento delle singole unità abitative, che siano stati rispettati gli adempimenti previsti nelle convenzione di cessione e che siano state collaudate le opere di urbanizzazione. A seguito dell'approvazione di due emendamenti presentati dal sindaco Massimo Cialente viene abbattuta, passando da 800 a 250 euro, la quota minima dovuta per la rimozione dei vincoli e, parimenti, passa da 2mila a 250 euro, la quota minima dovuta per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.
Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno,
che vedeva come primo firmatario il consigliere Antonello Bernardi
(Pd), con il quale impegna il sindaco dell'Aquila a "incontrarsi
immediatamente con l'Ordine dei Salesiani, allo scopo di far
ripristinare il campo di calcio con manto in erba sintetica,
utilizzabile per qualunque attività ludico sportiva", impegnando
altresì "la giunta e il Consiglio a promuovere, anche attraverso una
sottoscrizione popolare, la ricerca di risorse economiche, nel caso in
cui quelle destinate al ripristino della struttura non fossero
sufficienti allo scopo".
Via libera dell'assemblea (20 voti favorevoli, 5 contrari e uno di
astensione) anche alla proposta deliberativa riguardante il progetto
preliminare per i lavori di adeguamento ed efficientamento del sedime
aeroportuale di Preturo. Gli interventi richiedono l'assunzione di una
variante urbanistica e il mutamento di destinazione d'uso di terreni,
per complessivi due ettari, censiti in zona agricola, al fine di
consentire, in futuro, l'ampliamento dell'area parcheggio e hangar. Il
progetto, finanziato con fondi comunali per 45mila 889 euro, prevede
nella prima fase la realizzazione di una striscia di sicurezza, con
larghezza di 80 metri e lunghezza di 60, e di una Resa (Runway End
Safety Area), della lunghezza di 90 metri e della larghezza di 52,
entrambe simmetriche all'asse della pista. A seguito dell'approvazione
di un emendamento, presentato dal consigliere Giustino Masciocco
(Sel), l'assemblea ha stabilito che, per l'area oggetto della
variante, sarà necessario il via libera del Consiglio rispetto a
qualunque ipotesi progettuale.
È stata invece rinviata la discussione sull'affidamento, alla società
Asm, del servizio di raccolta e spazzatura dei rifiuti, e quella sulla
realizzazione del progetto di "ricostruzione sociale".