Ricostruzione, l'assessore Di Stefano: "Dal Consigliere comunale De Matteis tante inesattezze"
Con le sue maliziose inesattezze Giorgio De Matteis raggiunge l'unico scopo di mettere sgambetti alla città, piuttosto di contribuire al processo di discussione che, oggi, vive una fase grottesca per la vicenda della restituzione delle tasse. Pare che l'unico all'oscuro sia il solo De Matteis.
A lui che diffonde, solo adesso, abnormità sui compensi dei due manager degli Uffici Speciali, gonfiandoli ad arte (250mila euro annui, in luogo di meno di 200mila omnicomprensivi), ricordo la pachidermica struttura commissariale e subcommissariale che operava nel suo più servile silenzio e della quale non si é mai reso pubblico l'ammontare delle spese. Inspiegabile, in questa ottica, la sua assenza al momento della votazione in Consiglio Comunale sugli emendamenti al testo del decreto dove venivano stabiliti anche i compensi dei due manager.
Manager che non possono essere certo definiti commissari, a meno di nuotare nella disinformazione più totale, in quanto sottoscrivono l'incarico con i sindaci e rispondono a loro con l'operato della struttura.
Come non può essere definito commissario il capo dipartimento Diset del Ministero, Aldo Mancurti, la cui nomina a titolare della gestione stralcio si é resa necessaria per sbloccare gli oltre 447 milioni di euro che il Commissario Chiodi ha preferito lasciare residui, piuttosto che pagare le imprese che hanno già lavorato nella ricostruzione.
Ricordo ancora, a lui che definisce carta straccia la programmazione sulla ricostruzione, che i Piani di Ricostruzione dei Comuni del cratere, plauditi da Chiodi e Fontana, ad oggi, sono costati 10 milioni di euro, mentre quello del Comune dell'Aquila é stato fatto in housing.
Ed infine, sulla situazione dei precari aquilani, ricordo a De Matteis che, da vice presidente del Consiglio regionale, avrebbe potuto adoperarsi per una legge sulla loro stabilizzazione. Il solo Udc, partito che in campagna elettorale lo ha sostenuto, ha prodotto emendamenti alla legge: per chiedere però la riduzione della quota di riserva per i precari aquilani.
L’Assessore alla Ricostruzione
Pietro Di Stefano