Restauro delle antiche Mura civiche, firmato il protocollo d'intesa con i Beni culturali
La giunta comunale ha approvato lo schema di protocollo d’intesa con la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo per il recupero, il restauro e la valorizzazione delle mura civiche. La deliberazione, presentata dall’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, è stata adottata quale atto complementare della convenzione, che verrà stipulata con la Regione Abruzzo, per l’acquisizione del finanziamento di 8 milioni di euro, provenienti da fondi Por-Fesr, da destinare al progetto.
“Un importante risultato - ha dichiarato l’assessore Di Stefano - che è stato possibile raggiungere anche grazie al lavoro svolto in questi anni dal mio predecessore con la delega alla Ricostruzione dei Beni Culturali Vladimiro Placidi. Abbiamo già inviato alla Regione lo schema di convenzione ma, in attesa di risposte, abbiamo voluto anticipare i tempi e lavorare a questo protocollo che ci consentirà di non perdere nemmeno un giorno, una volta firmata la convenzione con la Regione, per avviare gli interventi. Il progetto ha un respiro molto ampio ed è molto più complesso di quelli che, finora, hanno interessato la cinta muraria. Prevede infatti il recupero, il restauro e la valorizzazione dell’intera cinta muraria. Il rifacimento di questo anello, dal grande valore storico e architettonico, dovrà infatti procedere unitariamente con la valorizzazione e la riqualificazione di tutte le aree limitrofe, attraverso la ripulitura dalla vegetazione infestante e la creazione di crinali, passaggi e camminamenti che consentano la fruizione del monumento e la conoscenza della sua storia e delle sue fasi costruttive, strettamente legate ai destini della città e funzionali alla sua stessa sopravvivenza, ma anche emblema della sua grandezza e della sua importanza. I lavori - ha concluso l’assessore Di Stefano - dovranno concludersi entro il 2015. Intanto stanno per terminare gli interventi sul primo tratto, ossia quello su via Tancredi da Pentima, che consentirà di restituire alla città un primo tassello dell’originario perimetro di difesa”.