Comunicato stampa Assessore Tursini, replica al consigliere Romano
In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Paolo Romano, che ha voluto strumentalizzare per fini politici conto terzi un episodio che non ha motivo di essere trasformato in polemica politica o un’agorà social, mio malgrado mi trovo costretta a dover rispondere.
Di fronte ad una richiesta di incontro pervenuta a mezzo mail due giorni fa agli uffici del settore sociale, che prevedeva oltre la presenza del Consigliere Romano quella di alcuni rappresentanti delle associazioni dei disabili, ho dato la mia disponibilità in quanto assessore ad essere presente all’appuntamento che è bene sottolineare non è mai stato negato: ricordo a Romano che l’Assessore è componente di un organo amministrativo di indirizzo politico e che in quanto tale è l’interlocutore primario dei Consiglieri Comunali. Risulta tra l’altro molto strano che la mail non sia stata inviata al Dirigente al Sociale ma agli Uffici del settore, come se il Consigliere non sappia che si trova di fronte ad un organo della Pubblica Amministrazione.
Riguardo le “nuove direttive”, respingo fermamente l’accusa che suggerisca una lesione delle prerogative dei Consiglieri Comunali o un ostacolo alla trasparenza amministrativa, disciplinata dalle norme di legge e ribadisco che gli Uffici del Sociale sono aperti a tutti, sia cittadini che parte politica e sempre lo saranno.
Trovo inaccettabili i toni del Consigliere Paolo Romano che narra di una “direttiva”, tra l’altro inesistente, che limita il diritto dei Consiglieri di svolgere il loro mandato. La mia presenza ad incontri di questo genere è un doveroso atto di responsabilità e garantisce che qualsiasi questione venga discussa con la massima serietà istituzionale. La trasparenza e la tutela delle prerogative dei Consiglieri sono principi a cui non ho mai derogato, ma queste non possono essere usate come scusanti per eludere il necessario coordinamento tra le parti.
Nei fatti è strano che, a fronte di un incontro chiesto da un rappresentante politico quale è il Consigliere Romano, quest’ultimo non abbia premura di richiedere la presenza dell’Assessore competente che sovrintende all’attività del Settore e che la disponibilità invece manifestata dalla stessa ad interloquire con le Associazioni porti ad una simile narrazione mistificatrice della realtà. È evidente ancora una volta come il Consigliere Romano si preoccupi di più di ottenere una visibilità politica personale a scapito degli interessi della Comunità.
Invito il Consigliere a mantenere un tono di dialogo costruttivo e rispettoso. Considerando la mia massima serietà nell’approccio al mio incarico istituzionale sarebbe opportuno affrontare simili questioni nei luoghi deputati al confronto politico, ad esempio attraverso un’interrogazione al Consiglio Comunale, invece di gettare in pasto ai social e ai leoni da tastiera una versione dei fatti totalmente scorretta e mistificatrice della realtà.
Mi auguro che l’ossessione del Consigliere Romano nei confronti della mia persona venga riportata alla discussione politica e che non sfoci ulteriormente in attacchi personali: in tal caso sarò costretta a difendermi nelle sedi opportune.
Manuela Tursini, Assessore alle Politiche sociali