Altri 32 milioni di euro per la ricostruzione privata. Lavori rapidi ed efficaci, proroghe solo se profondamente comprovate
Con il 117esimo elenco, l’amministrazione comunale dell’Aquila ha erogato altri 31 milioni e 700mila euro circa per la ricostruzione degli edifici privati danneggiati dal terremoto del 2009. Si tratta di 24 pratiche, 15 delle quali già complete e altre 9 che necessitano di titolo edilizio e/o di documentazione complementare. I proprietari, in quest’ultimo caso, hanno dei termini per presentare le carte richieste e mi auguro che lo facciano in tempi ancora più rapidi, allo scopo di svincolare in via definitiva il finanziamento per la ricostruzione.
Ancora una volta mi corre l’obbligo di ringraziare gli uffici per la tempestività e puntualità delle procedure che seguono in questo ambito. Proprio allo scopo di velocizzare l’intero procedimento, gli stessi uffici ricordano che gli interessati devono attivare una casella di posta elettronica certificata e comunicarla all’indirizzo protocollo@comune.laquila.postecert.it Favorire la trasmissione e le comunicazioni per via telematica rende l’iter degli atti più snello e rapido.
Ormai l’obiettivo è uno solo: ricostruire bene e con sollecitudine. Ecco perché procederemo speditamente con i commissariamenti, in caso di inerzia dei proprietari, e abbiamo chiesto a quei titolari di immobili per i quali addirittura non esiste nemmeno la domanda di contributo di manifestare l’interesse alla nomina di un commissario da parte del Comune. Anche le proroghe saranno eventualmente concesse solo dietro comprovata e fondata documentazione.
Non c’è più tempo da perdere. Abbiamo un appuntamento decisivo all’orizzonte: il 2026, anno in cui L’Aquila sarà capitale italiana della cultura. E non possiamo presentarci con una molteplicità di cantieri ancora in piedi, ma con una città che dimostri di essere ricostruita (almeno nella sua quasi totalità), bella, sicura e accogliente.
L’Aquila 14 ottobre 2024
Roberto Tinari
Assessore alla Ricostruzione privata
del Comune dell’Aquila