Emendamento sulla ricostruzione approvato in commissione Senato, intervento del sindaco Pierluigi Biondi
"La ricostruzione degli immobili privati del territorio aquilano del dopo sisma 2009 dell'Aquila potrà continuare e concludersi con la certezza che i contributi della ricostruzione saranno adeguati ai maggiori i costi". Questo il commento del sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, in seguito all'approvazione di un fondamentale emendamento nel corso dell'esame della legge di conversione del decreto legge 76 di quest'anno, con il quale sono state formulate disposizioni per le ricostruzioni successive alle calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di eventi internazionali.
"Stiamo parlando - ha spiegato il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi - di una norma che consentirà agli uffici speciali di adeguare i contributi ai maggiori costi della ricostruzione, anche quando cesseranno i benefici del sismabonus.
"Ringrazio i senatori Guido Quintino Liris, Giorgio Salvitti ed Etelwardo Sigismondi per aver sostenuto e promosso questo emendamento, che ho fortemente voluto - ha proseguito Biondi - Con loro ringrazio anche la Struttura di missione e gli Uffici Speciali per la ricostruzione con cui abbiamo lavorato in sinergia. Tale emendamento, oltre che per il merito, è fondamentale anche perché inaugura un nuovo metodo: infatti con largo anticipo rispetto alla scadenza dei benefici del sismabonus (31 dicembre 2025) abbiamo trovato una soluzione permettendo agli uffici speciali di adeguare il contributo per la ricostruzione ai maggiori costi, fino ad un importo massimo di 285milioni di euro. Con questo ulteriore aggiustamento preventivo mi sento di dire che la ricostruzione privata è sicuramente in salvo. Oggi siamo di fronte a un altro segnale tangibile e concreto di attenzione del Governo Meloni verso il nostro territorio e presto altri ne arriveranno perché il primo agosto il CIPESS dovrebbe approvare un piano di oltre 160milioni di euro per la ricostruzione degli immobili pubblici”.