L'Aquila, dalla giunta ok al Pums che ora va in Consiglio Biondi e Mannetti: "anni di lavoro vedono la luce, centro chiuso alle auto entro 2027" "previsti 163 interventi per 104 milioni di cui 56 già finanziati"
Dopo un complesso iter iniziato nel 2017 con l’approvazione della componente strutturale, a cui ha fatto seguito nel maggio scorso l’adozione da parte dell’esecutivo dopo un lungo periodo di concertazione, nei giorni scorsi la giunta comunale, dopo che sono decorsi i termini per le osservazioni da parte dei portatori d’interesse, ha approvato la delibera di trasmissione al Consiglio comunale del nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) del Comune dell’Aquila, atto finale prima dell’approvazione definitiva da parte dell’assise civica.
Il Pums, per 104 milioni di euro di interventi di cui 56 già finanziati attraverso vari canali, contiene la pianificazione della mobilità dell’intero territorio comunale ed è costituito da 4 macroaree: mobilità pedonale, per cui sono previsti 8 interventi, mobilità ciclo pedonale, per cui sono previsti 29 interventi, trasporto pubblico, per cui sono previsti 21 interventi, mobilità condivisa, che prevede 9 interventi, mobilità elettrica, per cui sono previsti 15 interventi, viabilità, che prevede 62 interventi, sosta autoveicolare, che prevede 19 interventi e mobility management.
Il Piano prevede la chiusura alle auto del centro storico attraverso l’istituzione di zone pedonali e zone a traffico limitato. Un obiettivo di lungo termine il cui raggiungimento è fissato al 2027, compatibilmente con l’evoluzione della ricostruzione post-terremoto.
Nel Piano, tra le altre cose, la realizzazione dell’ascensore di collegamento tra il parcheggio-terminal bus “Lorenzo Natali” di Collemaggio e viale Rendina, di cui sono già iniziati i lavori; la realizzazione di una rete di ciclostazioni che integrerà la rete di mobilità dell’emergenza già realizzata e la rete di pista ciclabile di circa 90 chilometri che sarà realizzata; il collegamento viario tra il nucleo industriale di Monticchio e la strada statale 684 dir con annesso percorso ciclabile, la cui progettazione è già finanziata e in corso di approvazione; realizzazione di una rotatoria tra via Falcone e Borsellino e via Vetoio per il miglioramento dell’accessibilità all’ospedale San Salvatore; la realizzazione di 20 attraversamenti ciclopedonali attrezzati; la riapertura di viale Ovidio; la realizzazione di un collegamento viario Aragno-Assergi con annesso percorso ciclabile.
Previsto, inoltre, un collegamento viario tra la strada statale 17 e l’aeroporto di Preturo attraverso la realizzazione di una strada che dal Nucleo industriale di Sassa si innesta sulla strada provinciale per Preturo-via dell’Aringo. Anche in questo caso previsto un annesso percorso ciclabile.
Il Pums contiene poi, in allegato, il Piano urbano dei parcheggi e della sosta, che prevede la riorganizzazione degli stalli e la creazione di quattro nuovi parcheggi a servizio del centro storico, per ben 1.559 nuovi posti auto. In particolare, il Piano – tra le altre cose – individua quattro nuove aree di sosta: a San Silvestro, in viale della Croce Rossa, in viale Gran Sasso e a Porta Leoni. Alle quali naturalmente si aggiungono anche altri parcheggi fuori dal centro.
Nel dettaglio, nei pressi di Piazza San Silvestro, il Pums prevede la realizzazione di un parcheggio al posto della piccola area verde con 80 posti auto. Il parcheggio di viale della Croce Rossa, a ridosso dell’antica cinta muraria e compreso nel piano di recupero urbano dell’area di San Basilio, è già alla fase compiuta del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Può ospitare ben 390 posti auto ed è in parte già finanziato. Nei pressi di viale Gran Sasso il Pums prevede la realizzazione di un parcheggio sotto allo stadio “Tommaso Fattori”, dopo che uno studio ha ritenuto meno fattibile e produttiva l’ipotesi di realizzarlo sotto ai campi del circolo tennis. Questo parcheggio potrebbe contenere circa 800 posti auto. Nei pressi di Porta Leoni, infine, è previsto che sorga un parcheggio multipiano al posto delle case dell’Ater che, dopo la permuta con l’Azienda dell’edilizia residenziale, saranno abbattute. Previsti nell’immediato 90 posti e 289 totali una volta completata anche la fase due.
In particolare, i parcheggi di interscambio individuati dal Pums (Piazza d’Armi, Stazione centrale, Centro commerciale Agorà, Viale Antonio Panella, Via Corradino D’Ascanio, Stazione di Paganica) sono a servizio della domanda di sosta di lunga durata di non residenti diretti nelle aree centrali e sono collegati mediante servizi di trasporto pubblico al centro storico. Le aree di interscambio sono da realizzare in coordinamento con la progressiva implementazione della rete portante di trasporto pubblico. La loro ubicazione coincide con i nodi intermodali della rete della mobilità. I parcheggi operativi (Villa Gioia, Viale della Croce Rossa, Viale Gran Sasso, Via Sant’Andrea, Collemaggio) sono a servizio della domanda di sosta di non residenti diretti in centro storico, la loro ubicazione è a corona del centro storico. I parcheggi di tipo misto operativo/pertinenziale (Porta Leoni) sono a servizio della domanda di sosta di non residenti diretti in centro storico con possibilità di destinare quote marginali dell’offerta disponibile ai residenti.
“Si tratta di un risultato importante che arriva dopo anni di lavoro incessante”, affermano il sindaco, Pierluigi Biondi, e l’assessore alla Mobilità, Carla Mannetti, “che rappresenta un obiettivo raggiunto che l’amministrazione si era data all’inizio del suo mandato. Il Pums incarna una filosofia che all’inizio in pochi sposavano, quella della mobilità sostenibile, sulla quale ora investe non solo il governo nazionale ma anche l’Europa, attraverso una serie di incentivi e finanziamenti che, d’altro canto, il Comune ha intercettato portando a casa ingenti risorse, se si considera che circa il 90 per cento degli interventi previsti è fuori dal bilancio comunale”.
“Grazie anche allo stimolo dei cittadini”, aggiungono sindaco e assessore, “particolare attenzione viene data alla sicurezza stradale, come dimostrano ad esempio gli attraversamenti pedonali rialzati già realizzati e i tratti con limite di velocità a 30 chilometri orari già in parte istituiti”.
“Stiamo già lavorando sul nuovo Piano di trasporto pubblico urbano”, annunciano Biondi e Mannetti, “che ha subito rallentamenti a causa del Covid, che punta sulla decarbonizzazione della flotta e su un’offerta di trasporto più efficiente. Per questo, abbiamo già avuto ingenti finanziamenti, pari a circa 10 milioni di euro, ma ne arriveranno altri attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”.
“Su tutta la progettazione di nuovi collegamenti viari stiamo prevedendo un percorso ciclopedonale in affiancamento, che consente di non ripetere gli errori del passato”, fanno osservare, “quando non si è mai pensato di realizzare le fermate degli autobus in spazi dedicati piuttosto che le piste ciclabili o i marciapiedi”.
“Per la progettazione degli interventi, grazie all’adozione da parte della Giunta”, concludono Biondi e Mannetti, “il Comune ha avuto la possibilità di accedere a finanziamenti statali per complessivi 760mila euro, ai quali molto probabilmente se ne aggiungeranno altri 843mila circa grazie a un avviso al quale l’ente ha risposto e di cui si aspettano gli esiti”.