Scomparsa del Professor Bologna, il ricordo del sindaco Biondi
“È con profondo rammarico e viva costernazione che ho appreso della scomparsa del professor Ferdinando Bologna, illustre cittadino aquilano, professore emerito di storia dell'Arte medievale e moderna all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata e già collaboratore di Roberto Longhi”.
Con queste parole il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ricorda la figura del noto storico dell’arte.
“Studioso raffinato e illuminato, - ha proseguito Biondi - dal 1950 al 1958 è stato direttore della Pinacoteca Nazionale di Napoli, curandone il trasferimento nella sede del Museo nazionale di Capodimonte e il riordinamento scientifico e museografico, e ha ricoperto importanti cariche presso numerose istituzioni accademiche e culturali, quali, tra le altre, quelle di membro del comitato tecnico per la costituzione della facoltà di Lettere e Filosofia all'Università di Siena e del Consiglio nazionale dei beni culturali. E' stato inoltre consigliere scientifico per la storia dell'arte all'Istituto italiano di Studi filosofici di Napoli e membro del consiglio scientifico dell'Istituto nazionale di scienze umane di Firenze. Nel 1950 è stato tra i fondatori della rivista “Paragone-Arte”, diretta da Roberto Longhi, di cui è stato a lungo redattore e collaboratore. Ha diretto per la casa editrice Utet di Torino, la collana “Storia dell'Arte in Italia”. Nel 2003 ha fondato il periodico semestrale “Confronto. Studi e ricerche di storia dell'arte europea” ed è stato insignito di prestigiose onorificenze. In particolare, il 2 giugno 1998, ha ricevuto la Medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e della cultura dal Presidente della Repubblica. Nel maggio 2016, in occasione della presentazione degli studi su Saturnino Gatti all'Aquila, ha ricevuto le Chiavi della Città. È stato autore di una sterminata produzione di saggi sui maggiori artisti, da Tiziano ad Antonello da Messina, dai maestri del Trecento a Caravaggio. Memorabile, come ricordavo, la sua ultima opera, “Saturnino Gatti. Pittore e scultore nel Rinascimento aquilano”, pubblicata nel 2015, che fa seguito all’altro, straordinario studio dal titolo “La Fontana della Rivera all’Aquila detta delle Novantanove Cannelle”. Uno studioso – ha concluso Biondi – che ha scritto alcune tra le pagine più suggestive e innovative della storia dell’arte, fornendo un contributo eccezionale al mondo della cultura. Da oggi la nostra Città, che perde uno dei suoi figli più insigni, è più povera. Alla famiglia esprimo il più profondo cordoglio da parte mia personale e della Municipalità tutta”.