Personale Ripam, ok a emendamento in Commissione Camera per inserimento nei Comuni; Biondi e D'Eramo: "Promessa mantenuta, finalmente certezza per i lavoratori"
“I dipendenti Ripam in servizio presso il Comune dell’Aquila e in quelli del cratere hanno finalmente una certezza per il proprio futuro”.
Ad annunciarlo sono il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’onorevole Lugi D’Eramo. Questa notte, nel corso della maratona in commissione a Montecitorio per la conversione in legge del cosiddetto “decreto Genova”, è stato dato il via libera all’emendamento che vede come primo firmatario il deputato aquilano della Lega D’Eramo.
Con tale previsione normativa, se confermata nel prosieguo dell’iter parlamentare, il personale assunto a seguito del “concorsone” sarà inserito stabilmente all’interno delle dotazioni organiche dei comuni e, di conseguenza, scompare la scadenza del 2023, data oltre la quale si sarebbe potuta verificare una condizione di sovrannumero e, quindi, di assoluta indeterminatezza circa il destino lavorativo.
“È una vittoria innanzitutto per i lavoratori - affermano Biondi e D’Eramo - ma soprattutto per la città e per il territorio”.
“Negli anni passati c’è stata una costante emorragia di queste risorse umane che, pur di non subire l’aleatorietà della norma, hanno preferito trasferirsi in altri enti o presso i ministeri non appena ne hanno avuto la possibilità”.
“Sin dall’inizio del mandato avevamo preso un impegno preciso: dare stabilità e continuità ai lavoratori assunti a seguito del sisma e abbiamo perseguito l’obiettivo con serietà e determinazione, anche istituendo un gruppo di approfondimento specifico - proseguono Biondi e D’Eramo - Stiamo mantenendo la promessa, lavorando in silenzio e senza far annunci, come è consuetudine di questa amministrazione”.
“Adesso l’obiettivo - concludono - è individuare la strada anche per i tempi determinati. Anche su questo tema c’è un confronto serrato tra uffici comunali e governo per dare, dopo tanti anni, un assetto definitivo alle strutture impegnate nella ricostruzione”.