Restituzione tasse sospese: approvato all'unanimità odg in Consiglio comunale; il sindaco Biondi: "Aprire confronto urgente con il Governo"
Il Consiglio comunale dell'Aquila, nella seduta odierna, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno relativo alla vicenda della restituzione delle tasse e dei tributi sospesi dopo il sisma del 2009 richiesta a imprese, professionisti e titolari di partita Iva.
Il provvedimento, proposto dal sindaco Pierluigi Biondi in conferenza dei capigruppo e sostenuto da tutti i gruppi presenti nell'assise civica che impegna “Il Sindaco e la Giunta del Comune dell’Aquila ad assumere tutte le azioni utili dirette a proporre presso il Governo e gli altri Enti interessati l’apertura urgente di un tavolo tecnico volto ad individuare soluzioni per la sospensione delle procedure di recupero degli aiuti concessi alle imprese a seguito del sisma 2009 disposto dalla Commissione Europea”.
Contestualmente con l'ordine del giorno “si impegna a chiedere al Governo la sospensione del provvedimento di nomina del commissario ad acta in attesa della definizione di tutte le problematiche di cui al presente ordine del giorno”.
L'ordine del giorno è stato poi trasmesso alla Regione Abruzzo, nella persona del vice presidente con delega alle Attività produttive e alle Politiche per la ricostruzione, e a tutti i sindaci dei Comuni del cratere 2009, al fine di condividerne i contenuti e le iniziative conseguenti.
“Ringrazio la conferenza dei capigruppo che ha accolto il mio invito per affrontare la questione del recupero delle tasse sospese e ha contribuito a integrare il documento – ha dichiarato il sindaco Biondi – La Commissione europea ha chiesto l'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per gli aiuti concessi in caso di calamità naturale dal 1990 al 2009 ma lo Stato procederà solo per quelli attuati in occasione del terremoto aquilano perché negli altri casi è trascorso il termine dei dieci anni obbligatori per aziende e partite Iva di mantenere le scritture contabili”.
“La Commissione, inoltre, impone la restituzione non solo per autonomi e aziende, molte delle quali saranno costrette a portare i libri contabili in tribunale, ma anche per le partecipate del Comune –
ha spiegato il sindaco – Allo stato attuale l'Asm sarebbe costretta a restituire 2 milioni, l'Ama 1 milione 80mila euro, il Centro turistico del Gran Sasso 532mila, l'Afm 469mila e il Sed 266mila”.
“Il Governo ha nominato un commissario ad acta per procedere al recupero di queste somme, parliamo di circa 73 milioni di euro e possiamo solo immaginare quali effetti potrebbero esserci sull'economia aquilana e del territorio, ma il provvedimento è in attesa della bollinatura della Corte dei conti”. “Da quel momento i tempi per le restituzioni saranno brevissimi – ha concluso il sindaco – Regione, sindaci, associazioni datoriali e sindacali sono al corrente della situazione. Ci sono alcune questioni che sono poco chiare e su queste professionisti del settore contabile e legale sono al lavoro. Nel frattempo abbiamo chiesto al Governo di congelare l'efficacia del provvedimento di nomina del commissario e aprire al confronto con gli Enti locali per stabilire le regole d'ingaggio per l'eventuale recupero delle somme. Il documento è condiviso dall'intero Consiglio comunale perché su vicende così cruciali per il futuro della città non possono esserci divisioni”.