Parco del Gran Sasso: approvato dalla Giunta comunale il progetto per la sentieristica
Via libera, da parte della giunta comunale, al progetto di sentieristica predisposto dall’ente Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga. Il progetto, promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo attraverso uno stanziamento di 1 milione e mezzo di euro di fondi Par Fas, e oggetto di un accordo di programma quadro tra la stessa regione Abruzzo, il Ministero delle Attività culturali e del Turismo e quello dello Sviluppo economico, è volto alla manutenzione e alla complessiva riorganizzazione della sentieristica del Parco, sia in termini di sicurezza che di accessibilità, in modo da renderlo pienamente fruibile. Prevede, nello specifico, una serie di interventi di sistemazione e ripristino da effettuare sulla rete sentieristica di alta e media quota, individuata in collaborazione con il club alpino italiano (Cai), nonché della segnaletica, e la rifunzionalizzazione dei rifugi Franchetti e Duca degli Abruzzi.
Il relativo accordo di programma, siglato nell’ottobre dello scorso anno, tra l’Ente Parco, in qualità di soggetto attuatore, e i Comuni territorialmente interessati dalla realizzazione dei lavori, tra cui quello dell’Aquila, prevede un impegno, da parte di questi ultimi, a fornire tutte le informazioni necessarie e a facilitare, dal punto di vista delle eventuali autorizzazioni necessarie, la realizzazione degli interventi.
“Il progetto - recita il testo deliberativo, presentato all’esecutivo dal sindaco Massimo Cialente – riveste un rilevante interesse pubblico, poiché la rete sentieristica vuole offrire agli escursionisti una gamma di itinerari praticabili e segnalati, che permettano la visita e la conoscenza di gran parte dell’area protetta, nella varietà di contesti ambientali e culturali che essa offre. Intende, inoltre, favorire la conoscenza dell’ambiente montano e del sistema delle aree protette della regione, attraverso la promozione di un turismo sostenibile, che consenta agli utenti sia escursioni a tema strettamente naturalistico, sia percorsi tra i centri abitati pedemontani, ripercorrendone le antiche vie di comunicazione e recuperandone così il connotato culturale”.