Piano sociale di zona, dal Comune oltre 3 milioni di euro per anziani, minori e disabili
Ammontano a 3milioni 270mila euro i fondi previsti nel piano di Zona del Comune dell’Aquila e destinati alle fasce sociali più deboli, tra cui minori, anziani e portatori di handicap.
Lo ha reso noto l’assessore alle politiche Sociali Stefania Pezzopane, che ha presentato il documento questa mattina in conferenza stampa.
Oltre ai servizi tradizionali d’ascolto, come il Segretariato sociale (34mila euro), il Pronto Intervento Sociale (20mila euro) e il servizio per il contrasto agli abusi sui minori (10mila euro), il Piano destina somme importanti. Tutte risorse messe in campo dal Comune, dal momento che il Governo e la Regione Abruzzo hanno tagliato drasticamente i fondi necessari a garantire i servizi essenziali.
Nel comparto minori, la voce più significativa è rappresentata dai 2milioni di euro (risorse comunali) per gli asili nido. L’assessore comunale Pezzopane ha reso noto infatti la prossima apertura del nido “Ape-tau”. Ottocentomila euro saranno destinati alle comunità che ospitano i minori in difficoltà, 80mila euro per l’assistenza domiciliare ai minori e 81mila euro per i servizi integrati.
Nell’area disabili vanno sottolineati i 220mila euro per l’assistenza domiciliare, 880mila euro per l’assistenza scolastica e la comunicazione dei diversamente abili, e 213mila euro saranno destinati al trasporto da e verso i centri di riabilitazione, mentre 65mila euro sono previsti per l’apertura del centro “Dopo di noi” .
I fondi destinati a settore anziani riguardano i servizi che vengono offerti dall’Ex ONPI.
“Dopo il terremoto - ha commentato l’assessore Pezzopane- c’è stata una graduatoria che ha classificato le case, in base alla gravità dei danni. Se paradossalmente volessimo fare una classifica sulla base dei bisogni e delle necessità delle persone, dovremmo dire che ci sono dei casi “E”. Chi si occupa di queste persone se continuano i tagli massacranti di Governo e Regione?
Le risorse messe in campo dal Comune per questo piano di zona sono aumentate rispetto all’anno passato, più di 300mila euro. Ci sono alcuni servizi, obbligatori per legge, a cui i comuni devono far fronte. Se riusciremo a garantire, nonostante tutto, i livelli essenziali di assistenza, sarà solo grazie allo sforzo economico del Comune, che ha dovuto stanziato più risorse, per colmare i tagli regionali, che sono pesantissimi”.