Programmazione e criteri di priorità per la ricostruzione privata nei centri storici, via libera dal Consiglio comunale
Il Consiglio Comunale ha approvato il documento relativo alla programmazione della ricostruzione privata nel centro storico del Comune dell’Aquila e delle frazioni.
Il testo era stato illustrato in aula dall’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, nel corso della precedente riunione consiliare della settimana scorsa, durante la quale era stata avviata la discussione, proseguita oggi a Casa Onna.
“Gli elementi su cui si fonda la programmazione per il centro storico dell’Aquila – ha spiegato Di Stefano – sono le priorità strategiche, il ruolo del cosiddetto asse centrale e i progetti unitari, mentre per quanto riguarda le frazioni si è proceduto sulla base di una lettura incrociata degli elementi connotativi delle rispettive individualità territoriali, sulle caratteristiche riguardanti l’intensità macrosismica, sulla densità abitativa e sulla natura dei fabbricati. Quanto all’aspetto finanziario, il fabbisogno per il centro storico della città dell'Aquila è individuato in complessivi 3 miliardi e mezzo di euro, di cui 1 miliardo e 313 milioni per l’asse centrale, cui si aggiunge 1 miliardo 600mila euro circa per le frazioni, per totali circa 5,2 miliardi. Per l’anno in corso è previsto l’avvio dei lavori lungo l’asse centrale, vale a dire l’area compresa tra piazza Battaglione Alpini, la Fontana Luminosa, e la Villa Comunale, per 412 milioni di euro, e nelle sei aree a breve, per 200 milioni, che sono caratterizzate, come noto, da complessi edilizi che, in prevalenza, non hanno natura di aggregati e che non presentano danni strutturali. Nel 2014 l’importo complessivo dei lavori è stimato invece in circa 1 miliardo e 28 milioni, con ulteriori 550 milioni per l’asse centrale e 49 per le aree C. In particolare, per quanto riguarda queste ultime, 100 milioni saranno destinati al recupero del quartiere di Valle Pretara. È previsto l’avvio dei cantieri su via Garibaldi, nella zona di Santa Giusta, via XX Settembre, San Marciano, Sant’Andrea, San Pietro, San Marciano, Villa Gioia e Borgo Rivera. Il fabbisogno finanziario per il 2015 è stimato in 706 milioni, da destinare al completamento del recupero delle aree di San Pietro – San Marciano, per le quali comunque, dal 2016 al 2018 sono indicati ulteriori 570 milioni di euro. Quanto alle frazioni, le priorità, a partire dal 2013, sono state individuate nei centri di Onna, San Gregorio, Tempera, Roio Poggio e Santa Rufina, Bazzano, Paganica, Camarda, Bagno e Arischia. L’obiettivo – ha concluso l’assessore Di Stefano – è quello di arrivare a un completo stanziamento delle risorse destinate alla ricostruzione entro il 2018, per consentire alla città di essere pronta per la sfida, che riteniamo di importanza straordinaria, relativa a L’Aquila quale capitale europea della Cultura 2019, data che, significativamente, coinciderà con 10 anni dal sisma. Quello di cui abbiamo bisogno è, a fronte della presenza di un’idea progettuale e programmatica strategica e articolata da parte dell’amministrazione, di avere certezza in merito ai finanziamenti che, finalmente, devono essere caratterizzati da un flusso lineare, per evitare i blocchi e gli slittamenti registrati a fasi alterne in questi quatto anni”.
La proposta di deliberativa è passata con 18 voti favorevoli, due contrari e uno di astensione.